DUE “FERDINANDI” ALLA CORTE DEI BORBONE

Testi e Regia: Febo Quercia
Attori: Luigi Credendino, Sergio del Prete, Annalisa Direttore, Serena Pisa, Roberto Albin
Guida: Matteo Borriello
Abiti: Antonietta Rendina
Stampa: Milena Cozzolino

Per info e prenotazioni:
339.7020849 o 333.3152415
info@nartea.com | www.nartea.com

A fare da palcoscenico a questa visita guidata teatralizzata è Villa Bruno: prima residenza della famiglia Monteleone e poi della famiglia Lieto, la villa ospitò, in più occasioni, il cardinale Luigi Ruffo Scilla, arcivescovo di Napoli e parente del più noto cardinale sanfedista Fabrizio Ruffo. Fin quando, nell’ Ottocento, divenne sede della fonderia Righetti, nella quale avvenne la fusione dei cavalli delle due monumentali statue equestri raffiguranti Carlo di Borbone (futuro Re Carlo III di Spagna) e Ferdinando I delle Due Sicilie (già Ferdinando IV di Borbone), che oggi si trovano in Piazza del Plebiscito a Napoli. Nelle fonderie avvenne inoltre la fusione del monumento in bronzo a Pulcinella che adorna il cortile principale della villa. 

La figura del Re nasone, terzogenito di Carlo III di Borbone, chiamato anche ‘o Re piccirillo, per esser salito al trono all’età di otto anni, è raccontata attraverso i suoi vizi, le “scappatelle”, l’ amore per la caccia e per il popolo, la sua gente, alla quale amava mischiarsi, travestendosi. Atteggiamenti che fecero molto parlare di lui, durante il suo lunghissimo regno, caratterizzato dalla presenza di diversi uomini politici che circondarono la corte, dai rapporti con i familiari e dalle turbinose vicende internazionali che spesso minacciarono direttamente o indirettamente la stessa esistenza del Regno e del sovrano. Una condotta di vita, quella di Ferdinando IV, in contrasto con il carattere della sua sposa, Maria Carolina d’Austria, diversa da lui, ma comunque dal temperamento forte che le permise d’ imporsi nelle scelte politiche del marito.
Nel percorso teatralizzato il pubblico rivivrà una giornata in compagnia di Ferdinando IV e della sua corte. Ma cosa accadrebbe se, per un equivoco o per un volontario atto di emulazione, tra i saloni della residenza d’epoca, si trovassero l’uno di fronte all’altro due sovrani, due “Ferdinandi” IV di Borbone?

Questa visita teatralizzata, fortemente voluta dal Sindaco Giorgio Zinno, nacque con la volontà di scherzare sulla vita di corte del Re Ferdinando, ma fu anche un pretesto per presentare al pubblico di San Giorgio a Cremano le ricostruzioni storiche di NarteA