FACIMMOCE ‘A CROCE – Napoli e i suoi altarini

Testi e Regia: Febo Quercia
Attori: Luigi Credendino, Valeria Frallicciardi
Guida: Matteo Borriello
Abiti: Antonietta Rendina
Stampa: Milena Cozzolino

Per info e prenotazioni:
339.7020849 o 333.3152415
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Divenute parti integranti del contesto urbano, le edicole votive (in gergo altarini) rappresentano il bisogno che il popolo napoletano ha di vedere e sentire una presenza superiore, cui chiedere aiuto e protezione. 
Un piccolo apparato emblematico dal punto di vista storico, artistico, antropologico, che testimonia la vitalità di un popolo che, sin dai tempi antichi, ha sempre trovato conforto in una religiosità sui generis, stringendo un rapporto confidenziale con santi e madonne.
In nessuna città come Napoli, il sovrannaturale e il misterico trovano il loro locus naturalis tra quelle stradine che custodiscono la memoria di antichi rituali mai scomparsi… ma anche dove prende forma la straordinaria unione tra sacro e profano.

Attraverso un itinerario guidato teatralizzato l’Associazione culturale NarteA porterà a scoprire come tra i vicoli dell’antica Napoli riescano a convivere realtà normalmente agli antipodi come religione e superstizione, cultura e ignoranza… divino e sacrilego, accompagnando gli ospiti in una passeggiata tra alcune edicole votive napoletane nascoste nei vicoli di una città che non smette mai di stupire e impressionare… ed esclamare: <<gesùgesù, FACIMMOCE ‘A CROCE>>

Le edicole votive sono elementi di arredo urbano, presenti a Napoli già dalla seconda metà del XVI secolo, ormai parte integrante del tessuto abitativo, soprattutto dell’area di fondazione greco-romana e rappresentano ancora oggi piccoli templi, semplici luoghi di culto, dove sono sedimentate le radici antropologiche del popolo partenopeo.