La visita guidata teatralizzata Captivi si svolge presso il Pio Monte della Misericordia, istituzione benefica laica tra le più antiche e attive della città, nata nel 1602 per opera di sette rampolli di nobili famiglie per esercitare le opere di misericordia a scopo caritativo. L’istituto ospita al suo interno una chiesa seicentesca dov’è conservata la tela delle Sette Opere di Misericordia del Caravaggio ed altri prestigiosi dipinti appartenenti alla scuola napoletana.
L’evento presentato da NarteA è incentrato sulla redenzione dei captivi, ossia il recupero dei cristiani rapiti dai mussulmani, portati in Terrasanta e schiavizzati. La visita è costruita sull’alternarsi degli interventi di ricostruzione storico-artistica della guida con le incursioni teatralizzate degli attori.
Dalla caduta dell’Impero Romano d’Oriente, ci fu un incremento di cristiani resi schiavi dai turchi che imperversavano nel mar Mediterraneo. Nel corso dei secoli, durante le incursioni in Italia meridionale, i napoletani furono esposti al costante pericolo di essere predati e catturati dai Turchi. Quando un cristiano veniva rapito era sfruttato per lavorare e per soddisfare esigenze sessuali. Dal 1613 il Pio Monte della Misericordia cominciò ad emettere l’albarano, cioè un documento attraverso il quale il governatore dell’opera si impegnava a risarcire la persona (spesso un mercante) che si recava, a spese proprie, in Oriente per recuperare il cristiano.
NarteA conduce i suoi ospiti alla scoperta degli splendidi ambienti museali sede dell’istituto benefico, attraverso la consueta formula della visita teatralizzata: l’intero complesso è comprensivo sia della chiesa che delle sale al primo piano del palazzo, organizzate per l’esposizione di alcuni documenti d’archivio e la collezione pittorica della fondazione. Nel corso della visita, il pubblico incontrerà un mercante senza scrupoli e una schiava liberata di nome Angela. La storia che ci racconteranno viene dal passato: è una storia di soprusi e sopraffazione. La guida procede nei diversi ambienti della quadreria del Pio Monte e durante il percorso sarà ancora Angela ad animare il percorso con il racconto delle sue vicende: la storia del suo amato lasciato in Oriente ancora schiavo, le sue paure per il figlio che presto nascerà.